La sezione AIF Napoli 2 e il PLS del Dipartimento di Fisica "E. Pancini" dell'Università di Napoli "Federico II" organizzano una teleconferenza (via Google Meet) per la presentazione del testo “Carnot e le sue Réflexions” di L. Capuozzo – A. Cimmino – V. D’Armiento.
La valenza primaria di questo scritto, acquistabile anche con carta del docente presso il portale libereriauniversitaria.it, è nel voler esprimere una memoria della professoressa Adele Cimmino, recentemente scomparsa. Adele con la sua professionalità, il suo impegno e la sua cortesia, è stata riferimento per generazioni di studenti prima all’ITIS “Alessandro Volta” e all’ITIS “Galileo Ferraris” di Napoli e poi al Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli” nonché uno dei soci fondatori della Sezione Napoli 2 dell'AIF, l'associazione degli insegnanti di fisica.
All’incontro hanno partecipato più di sessanta
persone.
Il prof. Vincenzo Cioci coordinatore
dell’incontro, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, ha dato inizio alle attività con una breve prolusione nella quale
ha presentato l’iniziativa, ricordando che essa si sarebbe articolata in due
momenti: il primo dedicato specificamente al ricordo della collega, il
secondo alla presentazione del testo di cui ella è coautrice ed alla
discussione di aspetti significativi della Termodinamica. Il prof. Cioci ha
ricordato ai presenti che a conclusione di questi interventi coloro che desideravano
dare una testimonianza ne avrebbero avuto la possibilità.
Il
prof. Dennis Luigi Censi Presidente dell’Associazione AIF ha rilevato
come le moderne tecnologie favoriscano la partecipazione alle attività delle
Sezioni dei membri del Consiglio direttivo nazionale; per questo ha accettato
volentieri l’invito a partecipare pur non conoscendo personalmente la prof.ssa
Cimmino.
Il
prof. Saverio Petitti Dirigente scolastico dell’Itis “G. Ferraris” di
Napoli ha ricordato che la sezione AIF di Napoli 2 ha avuto la sua sede
nell’Itis fin dalla fondazione, nel 1998. Le attività che la sezione ha svolto
nell’istituto sono rimaste nella memoria collettiva come la mostra “Luci ed
ombre” allestita per la IX settimana scientifica, di cui la prof.ssa Cimmino fu
tra i promotori.
La
dott.ssa Roberta Tagliaferro Dirigente scolastico del Liceo
scientifico “R. Caccioppoli” ha avuto tra i suoi docenti la prof.ssa Cimmino
che descrive come una persona mite, dolce e paziente ma contemporaneamente determinata
nel perseguire gli obiettivi. La Dirigente ricorda con emozione come la
prof.ssa non abbia voluto far mancare il suo sostegno agli allievi partecipando
alla Commissione per Esami di Stato sebbene le sue condizioni di salute fossero
già precarie.
Il
prof. Vincenzo D’Armiento già docente di matematica nell’Itis “G.
Ferraris”, coniuge della prof.ssa Cimmino, ringrazia la Dirigente del Liceo
“R.Caccioppoli” per la fedele immagine della moglie delineata a cui egli non
può che aggiungere solo un’altra caratteristica e cioè la sua versatile curiosità
che la portò a dedicarsi ad attività anche molto distanti dalla sua pratica
professionale. Il prof. D’Armiento completa il suo intervento con una biografia
sintetica ma esauriente della moglie.
Il
prof. Luigi Capuozzo già docente di Fisica e Matematica nell’Itis “G.
Ferraris” afferma che il testo “Carnot e le sue réflexions” è una rielaborazione del lavoro prodotto nel
1998, con i colleghi Adele Cimmino ed Enzo D’Armiento, per il corso di
perfezionamento in Didattica della Fisica dell’Università Federico II allo
scopo di rendere omaggio alla memoria della prof.ssa Cimmino prematuramente
scomparsa. Il testo è suddiviso in due
parti di cui una è una traduzione originale del testo di Carnot e l’altra è una
lettura sistematica della sua opera per illustrare i tanti risultati trovati
dallo scienziato francese, che hanno costituito il fondamento della
Termodinamica.
Il
prof. Antonino Drago già docente di Storia della Fisica nell’Università
Federico II di Napoli e di Strategie
della difesa popolare nonviolenta presso l'Università di Pisa rileva
che la Termodinamica di Carnot rappresenta un paradigma scientifico alternativo
rispetto a quello della meccanica newtoniana e per questo rivoluzionario. Ma
gli storici della Fisica non hanno, fino ad oggi, riconosciuto un tale status
alla Termodinamica o perché non hanno spinto fino in fondo una tale intuizione,
come Mach, o perché credono che altre teorie, ad esempio quella del caos e
della complessità, possano arrivare ad essere le nuove teorie alternative alla
meccanica newtoniana. Il prof. Drago argomenta che è proprio la Termodinamica
invece ad essere la vera teoria rivoluzionaria e che il mancato riconoscimento
di questo status da parte dei fisici è causa delle difficoltà che i docenti
delle scuole superiori trovano nell’insegnamento di questa disciplina.
Il
prof. Italo Testa docente di Didattica e storia della
Fisica presso l’Università di Napoli dopo aver ricordato la prof.ssa
Cimmino che ha conosciuto più di vent’anni prima durante il Corso di
perfezionamento in Didattica della Fisica, ha esaminato un’ampia casistica di
errori concettuali che caratterizzano la preparazione di base degli studenti in
ingresso al corso di laurea in Fisica, nell’ambito della Termologia e
Termodinamica. Le misconcezioni sono generate soprattutto da una cattiva
acquisizione dei concetti base di calore e temperatura, considerate spesso come
proprietà assolute dei corpi (ad esempio un metallo è sempre più freddo degli
altri corpi anche se si trova in equilibrio termico con essi). Il prof. Testa
illustra infine anche una modalità didattica innovativa tendente a far
acquisire agli allievi i principi fondamentali della Termodinamica in modo più
profondo e duraturo anche se meno formale.
Il
prof. dott. Francesco Paolo D’Armiento ricorda una caratteristica della
cognata Adele che gli è sempre piaciuta: il grande significato che lei
attribuiva all’amicizia intesa quasi come condivisione fraterna dei problemi
allo scopo di risolverli. Ne sottolinea anche le doti professionali ed in
particolare la capacità logica che lui ha avuto di apprezzare quando,
ricercatore nell’Istituto di Anatomia patologica dell’Università di Napoli,
poté usufruire del suo apporto risolutivo per la creazione di un software per
il trattamento statistico dei dati clinici in possesso dall’Istituto.
La
Prof.ssa Carmela Longobardi ha ricordato la sua profonda amicizia con
Adele fin dalla prima fanciullezza; amicizia rimasta negli anni tanto da essere
scelta come testimone alle sue nozze e viceversa. Ancor oggi non si capacita
della prematura scomparsa dell’amica ed avverte il vuoto veramente incolmabile
che la sua perdita le ha lasciato.
Il
prof. Ferdinando Casolaro ringrazia per l’invito a partecipare, esprime
parole di apprezzamento per l’iniziativa di ricordare Adele e per i momenti
coinvolgenti che l’incontro ha offerto. Il prof. Casolaro ringrazia
particolarmente la Dirigente del Liceo “R. Caccioppoli” per il ritratto fedele
che ha fatto di Adele non solo nella descrizione delle sue qualità
professionali ma nel suo modo di essere donna.
Il
prof. Agostino Mazzella ricorda di aver conosciuto Adele fin dal primo
anno del corso di laurea in Fisica compiendo con lei l’intero percorso di studi
e discutendo insieme anche la Tesi di laurea. Ricorda di Adele una qualità,
piuttosto rara da trovare nelle persone, che per lui ha rappresentato una
lezione di vita: la sua assenza di pregiudizio nei confronti di persone che
assumevano atteggiamenti presuntuosi, superficiali, poco simpatici. Questa
capacità le consentiva spesso di superare barriere che erano a volte solo
formali e di stabilire giusti e veri rapporti umani.
[Resoconto della manifestazione a cura del prof. Luigi Capuozzo]